sabato 11 febbraio 2012

Unicoop Firenze, "elemento dirompente"

CAMPI BISENZIO (Firenze), 10/02/2012 – Il Consiglio Direttivo del Consorzio del Centro Commerciale I GIGLI ha deliberato il nuovo calendario di aperture che prevede da domenica 19 febbraio l'apertura di tutte le domeniche e festività ad eccezione dei giorni di Pasqua, Pasquetta, 1° Maggio, Natale e Santo Stefano 2012.

Il Centro Commerciale I GIGLI sarà sempre aperto ad iniziare da domenica 19 febbraio e chiuderà i battenti solo nei giorni di Pasqua e Pasquetta (8 e 9 aprile 2012), 1° Maggio, Natale e Santo Stefano (25 e 26 dicembre 2012).
La decisione è stata assunta, ieri, dal Consiglio Direttivo del Consorzio del Centro Commerciale I GIGLI, che raggruppa 134 punti vendita che occupano circa 1800 lavoratori.

Inizialmente I GIGLI avevano deciso di aprire solo la prima e la terza domenica del mese fino a tutto il prossimo marzo accogliendo l'invito dell'amministrazione comunale in modo da permettere un periodo di riflessione che avrebbe potuto sgombrare il campo dalle polemiche insorte dopo il decreto sulle liberalizzazioni.

“I GIGLI, da sempre è il Centro leader in Toscana per area di attrazione e visitatori nel weekend e, preso atto delle decisioni assunte dai nostri competitors presenti sul territorio – spiega il Direttore Yashar Deljoye Sabeti – abbiamo optato per il nuovo calendario delle aperture consapevoli che si tratterà di un evento epocale per tutto il commercio che andrà ad incidere sulla stessa struttura, a livello socioculturale e sulle abitudini dei consumatori del territorio. Auspichiamo che tale decisione comporti anche un'influenza diretta sui livelli occupazionali dei punti vendita del Centro Commerciale anche se abbiamo appena iniziato un anno difficile sia per la contrazione dei consumi quanto per le prospettive economiche del Paese”.

“Siamo dispiaciuti che i comuni della Piana, Campi, Sesto, Signa e Calenzano, non abbiamo trovato un accordo che avrebbe permesso di governare il fenomeno della liberalizzazione – commenta il presidente del Consorzio I GIGLI Franco Malinconi – avevamo raccolto l'invito del Sindaco di Campi per mantenere un comportamento di attesa, ma le decisioni condivise non sono giunte e anche lui ha dovuto allargare le braccia. Elemento dirompente, comunque, è stata la decisione della Coop di aprire sempre nonostante gli editoriali firmati da Turiddo Campaini con i quali invitava al rispetto del riposo domenicale, a scegliere una vita meno consumistica, a far prevalere ritmi più bucolici. Poi la decisione repentina che ha decisamente influenzato anche la nostra decisione”.

Il nuovo calendario di aperture è stato il frutto di un capillare lavoro svolto dalla Direzione del Centro Commerciale nei confronti di tutti i punti vendita, da quelli più piccoli alle grosse catene.

“A differenza di altri che, in solitudine, sostenevano le chiusure domenicali ad oltranza per poi decidere di aprire – aggiunge il Direttore Yashar Deljoye Sabeti – I GIGLI coerentemente con la loro storica posizione favorevole all'aumento delle aperture, hanno coinvolto nella decisione tutti i soggetti presenti nel Centro Commerciale. Un lavoro che si è protratto per settimane e che non ha tralasciato l'analisi dei fattori sociali quanto di quelli economici. D'altra parte, per I GIGLI, questo è un metodo di lavoro trasparente, democratico e di grande professionalità che ci contraddistingue da 15 anni sia nell'interesse degli operatori, dei lavoratori e dei consumatori nostri clienti”.

Fonte www.informazione.it

Sì ai supermercati aperti di domenica

A stabilirlo è il Tar della Toscana con una sonora bocciatura delle ordinanze dei Comuni di Pontedera e Prato, che fermavano le liberalizzazioni del decreto Monti

Finisce (per ora) uno a zero, per la grande distribuzione. Niente più stop alle aperture dei negozi di domenica. A stabilirlo è il Tar della Toscana con una sonora bocciatura delle ordinanze dei Comuni di Pontedera e Prato, che fermavano le liberalizzazioni del decreto Monti. Vengono dunque accolte in pieno le richieste di sospensiva presentate con due ricorsi da Pam, Coin, Upim, Oviesse e Billa. E mentre si attende la sentenza nel merito, il 5 giugno, i negozi si preparano ad aprire i bandoni già da domenica.

Le amministrazioni di Pontedera e Prato avevano stabilito limiti alle aperture senza divieti previsti dal decreto Salva Italia. Una scelta che si poggiava sulla legge della Regione, che rivendica la competenza sul settore del commercio. Il giudizio del Tar, che in primo momento aveva rinviato il merito sulla sospensiva lasciando in vigore le ordinanze dei Comuni e rimandando al fatto che non erano Comuni d'arte o turistici, non entra ancora nel merito ma dà delle indicazioni ben precise sulla disputa fra Regione e governo in tema di liberalizzazioni. Da una parte sottolinea che le ordinanze di divieto dei Comuni sono «in contrasto con le norme statali». E dall'altra aggiunge che «in base alla normativa dell'Unione Europea e nazionale le norme in materia di concorrenza costituiscono principi generali dell'ordinamento nazionale e quindi devono ritenersi immediatamente applicabili».

Una doccia gelata per la Regione Toscana, che rimane ferma nelle sue posizioni: «Restiamo convinti delle scelte effettuale, avendo legiferato in una materia di competenza esclusiva regionale». E si attende la sentenza sul ricorso presentato dall'ente alla Corte Costituzionale: «Rimane l'unico soggetto in grado di stabilire definitivamente se il tema in questione attiene al commercio, dunque materia regionale, o alla concorrenza, di competenza nazionale». Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi accetta a malincuore la sentenza: «Pur dovendomi adeguare continuo a ritenere giusto il nostro provvedimento che era dettato dai valori di vivibilità del territorio, di tutela dei negozi di vicinato e dei lavoratori». Non possono che essere soddisfatti i negozi della grande distribuzione. Pam in primis, che aveva presentato ricorso sia a Pontedera che a Prato: «Ora abbiamo tutte le carte in regola per aprire di domenica - dice Paolo Venturi, direttore marketing del gruppo - Quando abbiamo impugnato le ordinanze non c'era la voglia di andare contro nessuno, ma soltanto di favorire la certezza del diritto e dare un servizio al cliente». E ora: «Prevediamo di aprire tutti i negozi, già da domenica, sia a Prato che a Pontedera, e quasi sicuramente anche ai Gigli».

Tira un sospiro di sollievo anche il Comune di Firenze, che aveva scelto invece di non fare una nuova ordinanza come previsto dalla legge regionale, ma applicare le indicazioni statali. «L'ordinanza del Tar - dice il vicesindaco Dario Nardella - conferma i timori che avevamo come Anci in merito al contrasto fra legge regionale e legge dello Stato. Fermo restando che una valutazione definitiva va stilata quando il Tar entrerà nel merito, non vi è dubbio che questa sospensiva imponga cautela a tutti i Comuni». E auspica infine «di superare ogni conflitto istituzionale, senza dover ricorrere alle sedi giudiziarie».

Federica Sanna
Corriere Fiorentino

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