venerdì 23 dicembre 2011

RINNOVO CCNL, CONCLUSO, FILCAMS SI ALLINEA, E' ACCORDO UNITARIO


CONCLUSO… il rinnovo del CCNL della Distribuzione Cooperativa.

La firma ufficiale si concretizzerà nei prossimi giorni, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e le organizzazioni datoriali hanno condiviso un accordo sui temi caldi che finora erano stati al centro del tavolo negoziale.
La UILTUCS esprime soddisfazione per la sintesi ottenuta, che comprende alcune importanti traguardi: sulla malattia, per l’ elargizione immediata di 182 euro a titolo di riconoscimento dei mesi trascorsi dal primo gennaio 2011 ed alcuni elementi per incentivare la buona occupazione nel settore.
Le parti si incontreranno nuovamente a gennaio per la stesura definitiva dell’accordo che sarà sottoposto alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori della cooperazione (circa 65mila).


Per coloro che si appassionano o vogliono capire in maniera approfondita come siamo giunti al rinnovo, e chi ha condotto con responsabilità e determinazione il rinnovo del CCNL evitando di far perdere denaro ai lavoratori con scioperi strumentali e niente più..... potete trovare una sintesi estremamente chiara nel filmato tratto dalla manifestazione della UILTUCS - UIL e FISASCAT - CISL svoltasi a Firenze il 6 dicembre scorso.

Filmato - SINTESI Rinnovo CCNL Cooperazione

PS: se volete visionare direttamente la sintesi di come si e svolto il rinnovo CCNL andate avanti sino al 9° minuto e traete voi le conclusioni....

mercoledì 21 dicembre 2011

Richiesta pagamento 4 novembre

Da qualche giorno sta circolando in alcuni negozi di Unicoop Firenze, a cura delle RSU, un foglio da far compilare ai dipendenti interessati a chiedere alla Cooperativa il pagamento della festività del 4 novembre.
Dato che la richiesta di pagamento è rivolta al riconoscimento del pagamento della festività per gli ultimi 5 anni, per evitare che la richiesta relativa all'anno 2006 cada in prescrizione,  è necessario che la stessa sia inoltrata alla Direzione Risorse Umane entro il 31 dicembre p.v.
Se nel negozio non fosse arrivato il documento, puoi scrivere sul blog o all'indirizzo rsuffici@gmail.com e ti verrà inviato in tempi brevissimi.
Fai passare voce in negozio!

sabato 17 dicembre 2011

ODG dei Lavoratori degli Uffici di Scandicci di Unicoop Firenze

Scandicci 16 dicembre 2011



Ordine del giorno votato all’unanimità dai Lavoratori intervenuti all’Assemblea sindacale degli uffici di Scandicci.



I Lavoratori rinnovano la propria fiducia agli attuali rappresentanti sindacali degli uffici, chiedendo alla Cooperativa e alle Organizzazioni Sindacali quanto segue:


- di dar seguito alla raccolta firme sottoscritte dai Lavoratori per chiedere il tempestivo rinnovo delle RSU di Unicoop Firenze indicendo immediate elezioni;


- di dare continuità ai rapporti di fiducia e trasparenza con i Lavoratori, favorendo l’instaurazione di modelli partecipativi come anche espresso dai Presidenti del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione della Cooperativa.


I Lavoratori tengono a precisare che, pur in situazioni di carenza di rappresentanze sindacali unitarie espressione della volontà dei Lavoratori, non abbasseranno la guardia e continueranno nell’attività di controllo e presidio delle condizioni lavorative in Unicoop Firenze.

venerdì 9 dicembre 2011

Orario sciopero generale PER I DIPENDENTI DEGLI UFFICI DI SCANDICCI

Come indicato nel volantino di CGIL-CISL-UIL, al fine di agevolare la partecipazione alla manifestazione, per i dipendenti degli uffici di Scandicci di Unicoop Firenze, lo sciopero generale di lunedì 12 dicembre 2011 si svolgerà le PRIME 4 ORE DI OGNI TURNO LAVORATIVO.

venerdì 18 novembre 2011

Grazie per la partecipazione!

Un sentito ringraziamento a tutte le colleghe e colleghi per essere intervenuti oggi in assemblea e, soprattutto, per aver firmato il foglio per richiedere che, finalmente, vengano convocate le elezioni per il rinnovo delle RSU.
Ormai è chiaro a tutti: il sindacato ha bisogno di rivedere la propria organizzazione e, da oggi, lavoreremo anche per questo.
Nei prossimi giorni, come di consueto, pubblicheremo il verbale dell'assemblea odierna.
Stay tuned!

mercoledì 16 novembre 2011

RSU UNICOOP FIRENZE - Fine delle trasmissioni?


 

Firenze, 15 novembre 2011

 

Venerdì 18 si svolgerà presso la sede di Scandicci la seconda delle assemblee programmate nel corso dell'incontro sindacale avuto con i Lavoratori il 19 ottobre scorso. In quell'occasione l'Assemblea chiese esplicitamente il coinvolgimento dei segretari delle Organizzazioni sindacali (OOSS) affinché chiarissero ufficialmente ai Lavoratori lo stato di avanzamento della trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale (CIA). Infatti, dopo il tentativo dei primi di luglio da parte delle OOSS e della Direzione aziendale di chiudere una volta per tutte la trattativa stessa, a distanza di quattro mesi non era stata ancora diffusa alcuna informativa.

A diffondere un clima d'incertezza e sfiducia aveva contribuito l'affissione nelle bacheche sindacali di comunicati separati delle OOSS, in particolare di Filcams-CGIL (vedi volantino dell'11 ottobre) e di Uiltucs-UIL (volantino dei primi di ottobre), che riportavano contenuti contrastanti riguardo a presunti affidamenti (impegni verbali dei segretari delle OOSS con la Direzione aziendale) dati nel corso di quei giorni di trattativa. In aggiunta, le notizie per niente rassicuranti riguardanti il tavolo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) della distribuzione cooperativa, ormai fermo da tempo, lasciavano intendere che la stessa fase di stallo si stesse concretizzando anche sul tavolo aziendale di Unicoop Firenze. A rendere ancora più confuso un quadro già di per sé piuttosto complicato, aveva contribuito un commento apparso in internet che, benché anonimo, appariva piuttosto dettagliato nello specificare quali fossero gli affidamenti dati; affidamenti che per di più si discostavano in maniera importante dalla piattaforma rivendicativa approvata e votata dai Lavoratori.

Insomma, un'assemblea chiarificatrice (una Scandicci e una a Santa Reparata) appariva quanto meno necessaria.

Così è stato e il primo di quei due incontri si è svolto il 26 ottobre presso la sede di Santa Reparata (vedi verbale) con quest' ordine del giorno: CIA e rinnovo RSU.

Il protocollo prevedeva che l'o.d.g. dell'Assemblea del prossimo venerdì fosse lo stesso del 26 ottobre, ma due importanti novità (la prima emersa nel corso dell'ultima Assemblea e la seconda occorsa il 10 novembre), hanno determinato un piccolo cambio di scaletta.

Ma procediamo con ordine.

 

1) Novità emerse nell'Assemblea del 26 ottobre.

Prima di tutto richiamiamo brevemente alcune delle notizie apprese il 26 ottobre e già evidenziate nel verbale.

Prima di tutto abbiamo saputo che la situazione di stallo della trattativa del CCNL si era concretizzata anche nella trattativa del CIA. Purtroppo questo brusco stop non sembra una situazione di facile soluzione: l'acceso tono dei volantini cui facevamo riferimento prima e, soprattutto, l'inascoltato intervento del Presidente Biancalani lo conferma. Infatti, a giugno il Presidente del Consiglio di Gestione aveva incontrato una nutrita rappresentanza delle OOSS, cercando di richiamare tutti a un doveroso senso di responsabilità per concludere in tempi strettissimi la trattativa. Tuttavia gli incontri che sono seguiti a luglio non hanno portato a niente.

Una seconda novità che vorremmo richiamare riguarda invece la piattaforma rivendicativa. Ebbene, abbiamo preso atto che anche su questo tema le posizioni di Filcams e Uiltucs sono piuttosto distanti: mentre per Filcams la piattaforma è superata e c'è la massima disponibilità ad accantonarla, per la Uiltucs quel documento rappresenta ancora la stella polare.

Infine, si è appreso che quel commento anonimo comparso su alcuni blog era un estratto di un promemoria di 16 punti oggetto della trattativa che aspettava di essere diffuso ai Lavoratori. Da quanto si è capito quel promemoria doveva rimanere riservato (parlava degli affidamenti dati dai segretari), ma presumibilmente qualcosa è andato storto e una sua parte è stata fatta circolare prima del tempo. Il motivo del ritardo nella diffusione è adesso chiaro: gli affidamenti cui si riferiva non erano condivisi dagli stessi segretari e ciò ha provocato la rottura del tavolo aziendale. Del resto la delicatezza degli argomenti rende difficile la convergenza di posizioni.

Purtroppo manca ancora un promemoria ufficiale per comprenderli nel merito, ma in semplice elencazione gli argomenti oggetto del contendere sono: superamento della volontarietà del lavoro domenicale, salario variabile legato alla presenza, aumento del divisore, aumento a 38 ore per i dipendenti di alcuni negozi del canale minimercati e temporanea sospensione delle garanzie previste dai precedenti accordi integrativi, superamento del nastro orario, ecc

 

2) Novità del 10 novembre.

Veniamo adesso all'accadimento di giovedì scorso, fatto che sembra destinato a scatenare un'accelerazione alla trattazione degli argomenti nell' agenda sindacale di Unicoop Firenze.

La Responsabile Relazioni Risorse Umane della Cooperativa ha indirizzato una lettera personale a ciascun delegato informandolo che, essendo le RSU scadute ormai da tempo (marzo 2010), i permessi sindacali non saranno più riconosciuti dal gennaio 2012. Per la verità da marzo 2010 ad aprile 2011, ciascun delegato ha potuto continuare a usufruire dei permessi sindacali in forza di una proroga. Tuttavia questa proroga ad aprile non è stata rinnovata e da allora a oggi l'agibilità sindacale è stata possibile grazie ad una concessione aziendale.

In sostanza quella missiva attesta che le RSU da gennaio non saranno più riconosciute dalla Cooperativa, lasciando i Lavoratori senza rappresentanze sindacali unitarie.

Venendo a conoscenza di quella lettera, il primo pensiero sarebbe quello di aspettarsi una imminente consultazione elettorale per rinnovare le RSU. Del resto quella sarebbe, a nostro avviso, la strada più giusta da percorrere.

Tuttavia da quello che abbiamo appreso nell'Assemblea del 26 ottobre, la possibilità che si facciano subito le elezioni non sembra essere la posizione della Filcams. Inoltre resta ancora da capire quali siano le posizioni di Uilltucs e Fisascat. Non ci sarebbe da meravigliarsi infatti che l'impostazione di almeno una delle due sigle sia diversa, generando così un inutile prolungarsi dell'attuale situazione di stallo, già di per sé piuttosto pesante.

In questa situazione di veti incrociati però, sembra che la voce e l'opinione dei Lavoratori non interessi a nessuno. Per noi non è così: le opinioni dei Lavoratori devono essere alla base delle decisioni di un'organizzazione sindacale.

Per questo invitiamo tutti i dipendenti della sede di Scandicci all'Assemblea di venerdì: per partecipare attivamente e in maniera consapevole a una discussione che li riguarda in prima persona, per partecipare ad un dibattito che faccia comprendere una volta per tutte qual è la loro posizione riguardo alla possibilità di vedere le proprie RSU rinnovate e, così, nuovamente legittimate.

 

 

VENERDI 18 NOVEMBRE

SEDE DI SCANDICCI, SALA BLU

Dalle 09:15 alle 11:30

 


giovedì 3 novembre 2011

Assemblea sede Santa Reparata Unicoop Firenze del 26 ottobre 2011

Data Assemblea: 26 ottobre 2011

ODG: Contratto Integrativo Aziendale, rinnovo RSU, v.e.

Presenti: Per la Filcams-CGIL Barbara Orlandi, per la Uiltucs-UIL La Bruna Massimiliano, Bagagli Alberto, Galdi Vincenzo, Giacomelli Sandra, Parrini Luca, lavoratori intervenuti.


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Sono stati introdotti gli invitati (purtroppo registriamo la mancanza della Fisascat-CISL) ed è stato fatto un veloce richiamo a quanto emerso nella precedente assemblea del 19 ottobre per permettere agli invitati di intervenire

Intervento Barbara Orlandi (Segretaria Filcams-CGIL Firenze)

Per quanto riguarda il CCNL:

- è stata confermata l’esistenza dell’attuale situazione di divisione tra le sigle sindacali;

- è stato definito come inaccettabile il CCNL del commercio firmato a febbraio 2011 da CISL e UIL, in particolare per quanto riguarda derogabilità e malattia.

Più in generale è stata evidenziata la necessità di non scardinare istituti che dopo il superamento dell’attuale crisi economico-finanziaria non esisterebbero più;

- è stato evidenziato che le difficoltà della trattativa del CCNL del commercio si sono manifestate anche al tavolo del CCNL della cooperazione e che, nel caso non si superasse l’attuale situazione di stallo, ci sarebbero dubbi sulla futura esistenza di un contratto nazionale della cooperazione.

Per quanto riguarda il CIA:

- è stata valutata la piattaforma rivendicativa come superata ed è stata manifestata disponibilità ad accantonare quel documento;

- è stato riferito che a Luglio sono stati dati degli affidamenti[1] (impegni verbali presi dai segretari delle OOSS con la direzione aziendale), ma che adesso anche al tavolo del CIA si è manifestata la situazione di stallo del nazionale. E’ stato ritenuto come necessario riaprire il tavolo aziendale superando le divisioni esistenti;

Intervento La Bruna Massimiliano (membro Esecutivo Unitario, componente Uiltucs-UIL)

Per quanto riguarda CCNL:

- è stata confermata l’attuale divisione tra le sigle sindacali, che non è iniziata nel febbraio del 2011, ma nel 2008 (data in cui per la prima volta fu firmato separatamente il CCNL del commercio).

Secondo la Uiltucs, la Filcams non ha firmato il contratto del commercio per motivazioni politiche (la CGIL non ha aderito alla riforma del nuovo modello contrattuale) piuttosto che per evitare la creazione di doppi binari[2];

- è stato evidenziato che il contratto del commercio e della cooperazione hanno specificità diverse (es. maggior concentrazione aziendale nel settore della cooperazione rispetto a quella del commercio), pertanto istituti che sono contrattati a un tavolo non necessariamente devono essere gestiti nella stessa maniera in un altro (es. nuova regolamentazione malattia dovuta a oggettiva presenza di assenteismo nel settore del commercio).

Per quanto riguarda il CIA:

- è stato riferito che fino al 16 marzo 2011 la trattativa era proseguita relativamente bene, con il coinvolgimento diretto dell’Esecutivo all’interno di un’apposita commissione tecnica che stava approfondendo in maniera piuttosto dettagliata gli argomenti della piattaforma rivendicativa. Da quel punto la trattativa aziendale si è interrotta fino a quando, con la riattivazione del tavolo nazionale, sono improvvisamente comparsi all’interno del CIA argomenti già oggetto di trattativa sul tavolo nazionale[3];

- è stato riferito che gli affidamenti “sono una favola” e che quindi non esistono;

- è stato riferito che a oggi non sono ancora stati affrontati temi riguardanti Uffici e Ce.Di.;

- è stata valutata come non superata la piattaforma rivendicativa.

Intervento di Alberto Bagagli

- ha manifestato il proprio impegno a chiedere al Presidente Campaini d’invitare (senza diritto di voto) le Organizzazioni Sindacali ai lavori del Consiglio di Sorveglianza, per dare forma e sostanza alla sua intervista riportata dal Corriere di Firenze in data 15 aprile 2010. Questo perché l’attuale crisi economica impone un capovolgimento di ruoli che finora potevano anche restare divisi.

Interventi della platea

È stata criticata l’impostazione tenuta a livello nazionale dalla Uiltucs, ritenuta non coerente.

È stato criticato che per la Filcams la piattaforma rivendicativa possa essere superata in quanto, quel documento, è stato votato dai lavoratori, intendendo con ciò che non è stato conferito alcun mandato per trattare argomenti che stravolgano la piattaforma stessa.

È stato richiesto che le RSU siano rinnovate dal momento che sono scadute.

Le Organizzazioni Sindacali sono state vivamente invitate:

- ad assumere impostazione unitaria al fine di non indebolire la posizione contrattuale dei Lavoratori;

- a informare costantemente (soprattutto con documentazione ufficiale e verbali d’ incontro) i lavoratori per mezzo della propria RSU poiché questa ha il completo sostegno dei Lavoratori;

- a fornire maggiori dettagli sul Contratto Integrativo, mettendo a disposizione dell’Assemblea un testo contenente segnalazioni anonime comparse in rete e sui blog[4].

Risposte di Barbara Orlandi

È stato riferito che la segnalazione anonima di cui al punto precedente, fa’ riferimento ad argomenti elencati in un promemoria di una trattativa di Luglio in cui erano presenti i tre segretari. Quel promemoria, che doveva rimanere riservato, è composto di 16 punti[5].

È stato convenuto che sarebbe stato meglio aver verbalizzato quell’incontro di Luglio.

È stato preso l’impegno a fornire maggiori informazioni non appena le segreterie saranno in grado di fornire il promemoria.

Per quanto riguarda il rinnovo delle RSU è stato affermato che, per la Filcams, è opportuno attendere ancora, in quanto chi ha avviato un lavoro deve avere la possibilità di portarlo a compimento. Tuttavia si registrano già motivi d’insofferenza[6] per il ritardo nelle votazioni per il rinnovo delle RSU.

Interventi della platea

Sono stati valutati come irricevibili argomenti quali salario variabile legato alla presenza e innalzamento del divisore.

Purtroppo non è stato possibile registrare le posizioni della Uiltucs per quanto riguarda l'eventualità del rinnovo delle RSU a causa della sopravvenuta conclusione dell'Assemblea.




[1] Alcuni esempi: sospensione CIA e aumento a 38 h settimanali per i lavoratori di alcuni negozi del canale minimercati (comunque già a conoscenza della situazione); innalzamento del divisore (operazione che non equivale necessariamente a diminuzione salariale in quanto, se così fosse, significherebbe che in Unicoop Firenze sono necessari consolidamenti di orario)

[2] Il fatto, a detta della Uiltucs, sarebbe confermato dall’esistenza anche nella stessa Unicoop Firenze di doppi binari (vedi modello Ipermercati in fase di nuova apertura; 38 ore con graduale rientro a 36 ore) grazie al quale è stato possibile il consolidamento dell’occupazione e la crescita negli anni trascorsi. Altro esempio di doppi binari è la differenza esistente per le ore di permesso individuali

[3] Il riferimento è ad esempio al tema del divisore

[4] Il riferimento è ad un commento anonimo comparso su alcuni blog

[5] Tra i quali troviamo, oltre ai due punti precedentemente elencati nella nota 1, anche il salario variabile legato alla presenza

[6] Il riferimento è probabilmente ad una raccolta firme di 180 lavoratori del Ce.Di. che hanno richiesto ufficialmente alle OOSS di rinnovare le RSU

sabato 29 ottobre 2011

Unicoop Firenze, raccolti 60.000 euro per la famiglia dell'operario morto

La mobilitazione dei dipendenti di Unicoop Firenze a sostegno della famiglia di Claudio, è riuscita a raccogliere 60mila euro



La solidarietà dei colleghi di Claudio Pierini, l'operaio dei magazzini Unicoop morto il 21 luglio scorso dopo essersi schiantato contro uno scaffale con un muletto, si è trasformata in una colletta per la sua famiglia.

Magazzinieri, lavoratori dei punti vendita, impiegati e dirigenti di Unicoop Firenze in questi tre mesi hanno "donato" ore di lavoro e di permesso raccogliendo così 60 mila euro, che andranno al fratello, alla sua compagna e all'anziana madre.

Il denaro servirà ad "alleviare le loro difficoltà economiche" spiega Guido Ferradini, legale insieme a Mattia Alfano della famiglia Pierini.

I colleghi hanno anche chiesto a Unicoop l'assunzione del fratello di Claudio, finora senza risposta.

Fonte: lavoratori-unicoop

martedì 25 ottobre 2011

Assemblea sede di Santa Reparata di Unicoop Firenze

mercoledì 26 ottobre si terrà, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, nell'atrio della palazzina A della sede di Santa Reparata, un'Assemblea alla quale sono state invitate le segreterie territoriali di Filcams, Uiltucs e Fisascat.

All'ordine del giorno:
1) Contratto integrativo aziendale
2) Rinnovo delle RSU
3) varie ed eventuali

Vista l'importanza degli argomenti si invitano tutte le Lavoratrici e Lavoratori di Santa Reparata a partecipare.

Verbale Assemblee del 19 ottobre


Verbale delle Assemblee degli uffici di Santa Reparata e Scandicci di Unicoop Firenze

 

Data Assemblee: 19 ottobre 2011

 

ODG: Contratto integrativo, rinnovo RSU, v.e.

 

Presenti: Bagagli Alberto, Galdi Vincenzo, Giacomelli Sandra, Parrini Luca, lavoratori intervenuti.

 

 

Argomenti trattati

 

E' stata proiettata la slide presentata nell'Assemblea del 17 dicembre 2010 sull'organizzazione del sindacato in Unicoop Firenze secondo quanto previsto dall'ultimo accordo per il rinnovo delle RSU

 

E' stata proiettata la cronologia degli eventi relativi a CIA (Contratto Integrativo Aziendale) e CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) dal momento in cui è iniziata la trattativa per il CIA

 

E' stata evidenziata la divisione che sembra delinearsi tra le OO.SS. (Organizzazioni Sindacali) sul tavolo del CIA e del CCNL, alla luce dei volantini apparsi ultimamente nelle bacheche sindacali e sui blog

 

E' stata evidenziata la mancanza di documentazione ufficiale e/o di verbali d'incontro relativi al CIA, mancanza che non permette di chiarire l'esistenza o meno degli affidamenti (impegni verbali) di cui si parla nei volantini di cui sopra

 

E' stata data informazione riguardo ad una segnalazione anonima, benché dettagliata, apparsa sui blog riguardo alcuni argomenti che sembra siano stati trattati sul tavolo del CIA

 

E' stato affrontato il tema del rinnovo delle RSU, scadute nel marzo 2010

 

Alla luce di tale mancato rinnovo, è stata evidenziata la difficoltà delle RSU (ad ogni grado e ruolo) di far valere il proprio ruolo nei confronti della Cooperativa

 

Alla luce degli argomenti trattati, l'Assemblea richiede la presenza in assemblea delle OO.SS. presenti al tavolo per il rinnovo CIA, per avere informazioni chiare e dettagliate riguardo gli argomenti affrontati in trattativa

 

A seguito della suddetta informazione, i Lavoratori si riserveranno di valutare se chiedere di avviare la procedura per indire le elezioni per il rinnovo di tutte le RSU di Unicoop Firenze

 

 

 

RSU Uffici

rsuffici@gmail.com

 

 

venerdì 21 ottobre 2011


TRATTATIVA CCNL COOP: LE COOP BLUFFANO E AIUTANO CGIL IN AFFANNO



Il contratto nazionale delle Coop della distribuzione entra in una fase delicata, con le Coop che si dicono pronte a traghettare verso il contratto del commercio, siglato senza la firma Cgil
.

La mossa ha tutta l'aria di un bluff per dare la possibilità a Filcams-Cgil di uscire dall'angolo in cui è compressa, tra l'impossibilità di accettare un contratto simile a quello del commercio e l'esigenza delle Coop di avere invece garanzie simili


Che questo contratto nazionale fosse un parto difficile era chiaro a tutti. La firma separata nel contratto di riferimento, quello del terziario, ha condizionato fin dall’inizio la discussione. Le cooperative hanno insistito su alcuni punti, come quello di ridurre i costi in maniera significativa e, sulla falsariga del contratto del terziario, intervenire sul pagamento della malattia garantendo solo sei eventi pagati al 100%, i tre giorni successivi rimborsati solo al 50%, mentre dal nono giorno in poi più nulla. Questo ha portato la Filcams-Cgil allo sciopero del 9 luglio scorso, senza però che si interrompesse la trattativa, ripresa tranquillamente il giorno successivo. In questo contesto non ha certo aiutato l’accordo interconfederale firmato il 28 giugno, stavolta anche da Cgil, che svuota la contrattazione nazionale potenziando quella aziendale.


Dopo un rinvio prolungato, le parti si sono di nuovo incontrate il 10 ottobre, come dalla nota di Filcams, che già dal titolo mette le mani avanti: «Trattativa Cooperazione, un percorso difficile».


Da quello che si legge, le cooperative escludono un contratto separato e propongono al sindacato una pausa di riflessione, che va letta come un invito ad andare incontro ad esigenze specifiche della cooperativa. Pare evidente che la posizione più difficile sia quella di Filcams-Cgil, la quale non può certo accettare condizioni che ha rifiutato nel contratto del Terziario, tanto più che adesso la Uil dichiara conclusa la trattativa e concorda con Coop sui punti principali (vedi documento). Le Cooperative, dopo aver escluso un contratto separato, aggiungono però che «se questo ulteriore tentativo dovesse fallire, però, le cooperative hanno già preso in considerazione la possibilità mettere fine al contratto dell’Imprese Cooperative confluendo nel contratto nazionale di Confcommercio.»


Insomma, prima escludono che si arrivi ad un contratto separato, poi minacciano di confluire nel contratto del Terziario che però è avvenuto a firme separate! Singolare modo di ragionare.


La sensazione è che sia un bluff per sbloccare la situazione e dare un pretesto a Filcams-Cgil per firmare qualcosa altrimenti assai indigesta, dandole però la possibilità di passare per salvatrice dei lavoratori essendo riuscita ad evitare il rischio rappresentato dall'abbandono del contratto Coop.


Le Associazioni Cooperative sanno benissimo che se facessero qualcosa del genere metterebbero a repentaglio quelle differenze, quegli elementi distintivi (reali o fittizi) che le caratterizzano e che gli danno quei vantaggi ed agevolazioni rispetto alle aziende concorrenti firmatarie del contratto del Terziario. Quelle differenze che appunto hanno reso ragionevole l'esistenza di un contratto nazionale diverso per le Coop della distribuzione.


Fonte: Blog Lavoratori-Unicoop

Pubblicato da: Luca










mercoledì 19 ottobre 2011

Grazie per la partecipazione!

La RSU Uffici desidera ringraziare la tante lavoratrici e lavoratori intervenuti nelle due assemblee sindacali che si sono svolte questa mattina.

Come richiesto, ricordiamo che all'interno dell'AREA DOWNLOAD è possibile scaricare la PIATTAFORMA DEL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE.

Questo documento servirà come base di valutazione dello stato dell'arte della trattativa che, speriamo, ci verrà presentata la prossima settimana dalle tre organizzazioni sindacali invitate all'assemblea degli uffici.
Ricordiamo anche che ad oggi non esiste alcun documento ufficiale che permetta ai lavoratori di potersi documentare sulla trattativa. Del resto ciò è affermato dallo stesso comunicato della Filcams ("E’ vero, non vi è niente di scritto") dell'11 ottobre, in risposta ad un comunicato Uiltucs.

Nei prossimi giorni potrete trovare sul blog il verbale delle assemblee odierne.

lunedì 17 ottobre 2011

Stato della trattativa del contratto integrativo in Unicoop

Riceviamo e pubblichiamo quanto segue. E' IMPORTANTE tenere presente che il contenuto di questo post ci è pervenuto in forma anonima (l'alias 15 Ottobre non permette certo di identificare il mittente), pertanto quanto di seguito riportato deve essere necessariamente sottoposto a verifica prima di essere preso seriamente in considerazione. Tuttavia la trattazione attenta e particolareggiata del contenuto lascia pensare che ci sia stato inviato da qualcuno a dir poco... ben informato.



DARNE VISIBILITA'

Stato della trattativa del contratto integrativo in Unicoop

Con estrema fatica questo è quello che 15Ottobre è riuscito a registrare

Due anni di trattativa e nessun documento scritto per informare i lavoratori sullo stato della trattativa (incredibile che ciò possa avvenire in uno stato democratico!), dunque questo sarà il primo testo che dovrà circolare in rete, in posta elettronica e nelle bacheche aziendali.

Non si sa ancora, ma sembra che l’accordo sia già stato firmato sotto banco (tanto è vero che alcuni delegati CGIL a Luglio dicevano ai lavoratori di non fare sciopero perché tanto ormai l’integrativo era stato fatto!)

Di ufficiale non c’è ancora niente (incredibile!), ma sembra che gli argomenti scottanti siano 15. Per ora 15Ottobre è in grado di elecarne solo 9 anche se a leggerli sembrano più che sufficienti per far capire a chi questo accordo conviene farlo.


1) SALARIO VARIABILE

Non si tiene conto della piattaforma votata dai lavoratori
Sarà legato alla presenza = Sei malato? Non lo percepisci in quei giorni!
Obbiettivi sempre più ghiotti per capo negozi, dirigenti e quadri
Per nuovi assunti sarà percepito dopo 51 mesi e non più dopo 36
Si parla di un fantomatico bonus in più per tutti, sicuramente una goccia nell’oceano dei generosi obbiettivi ad personam (a proposito, quanto pesano sulla voce costo del personale)

2) ORARIO DI LAVORO

Abolizione delle griglie per chi è a 36 ore
Tempo di vestizione ufficialmente fuori dall’orario di lavoro, nonostante Fior Fiore di sentenze della Cassazione stabiliscano il contrario.

3) SCATTO DI LIVELLO

Sempre più difficile ottenerlo, la regola diventerà l’indennità per i 4^ livelli che svolgono mansioni da 4^S (a chi verrà riconosciuta…anche qui addio possibilità di fare vertenza)
Solo per i 5^ livelli sarà previsto lo scatto al 4^, ma dopo 31 mesi e non più dopo 18

4) DIVISORE

Passa da coefficiente 156 a 165
Questo vuol dire che la retribuzione per lavoro supplementare e straordinario sarà più bassa, diminuendo le retribuzioni acquisite

5) MENSE

Il popolino continuerà a sottostare a regole per i buoni incomprensibili e diverse
Dirigenti e quadri nei ristoranti continueranno a non avere limiti di spesa per rimborsi alla voce vitto

6) 4 NOVEMBRE

La festività per i 150 anni dell’unità italiana diventa un’occasione ghiotta per ridurre i costi: la retribuzione della festività del 4 novembre verrà tolta a chi ancora l’aveva

7) MINIMERCATI

Si colpisce chi lavora nei negozi con conti in rosso e non chi ha creato il debito
Integrativo non riconosciuto e orario aumentato a 38 ore riducendo le retribuzioni acquisite

8) LAVORO DOMENICALE

Nascosto dietro elaborati artifici linguistici (li stessi di accordi già esistenti in vari negozi) il lavoro domenicale diventa obbligatorio per tutti e il Dì di festa si scopre per quello che realmente è: bieca propaganda da sbandierare sui giornali e sull’Informatore

9) ASSUNZIONI

Questa è la ciliegina sulla torta che si spartiscono i soliti noti
Argomento d’obbligo per far passare qualsiasi accordo
Dovrebbe essere l’argomento forte dei promotori per far ingoiare il rospo ai lavoratori
Se si accetta questo integrativo 200 persone una tantum saranno passate da part-time a full-time
Peccato che non ci dicono che per l’azienda è normale un turn-over annuale di, guarda caso, 200 persone!

10) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

11) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

12) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

13) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

14) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

15) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

E’ ovvio che i termini dell’accordo sono irricevibili!
Un integrativo serio invece dovrebbe:

- parlare ai precari: dando prospettive d’assunzione ad apprendisti, interinali e contratti a tempo determinato
- parlare a chi è full-time: prevedendo in tutti i negozi griglie degli orari concordati
- parlare ai part-time: prevedendo maggiori tutele piuttosto che diminuendo retribuzioni acquisite, e chi lo chiede per un certo periodo (lavoratrici madri) non lo fa’ per vezzo ma per necessità. Dire “ti do il part-time se firmi la flessibilità” nella casa della gente onesta si chiama ricatto!
- Parlare di asili aziendali: se non lo fa la Coop in Toscana chi dovrebbe farlo?
- Parlare di mobilità cittadina: esiste ancora un Mobility Manager? Se sì, invece di recepire uno stipendio senza fare il suo lavoro dovrebbe attivarsi con sindacati e amministrazioni locali
- Parlare di previdenza: come mai non si prova a richiedere un aumento alla percentuale di contribuzione dell’azienda nel Fondo pensione visto che sono anni che non si parla di aumenti retributivi in un integrativo?
- Garantire un pasto anche a chi non fa orario spezzato senza creare invece discriminazioni tra lavoratori
- Prevedere un CRAL aziendale: una volta c’era quando l’azienda era una Cooperativa, adesso non si capisce dove è finito

Ma il motivo per cui non si parla di tutto ciò è chiaro: sono più ghiotte 45.000 ore l’anno di permessi sindacali!

Per far circolare l’informazione corretta dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze attraverso blog, facebook, posta elettronica, passaparola, stampando e attaccando in tutte le bacheche questo documento e portandolo appresso nelle assemblee per poterlo rileggere quando verranno a farci il lavaggio del cervello.

Comunicato Filcams ai lavoratori di Unicoop Firenze del 11 ottobre

Ai lavoratori UNICOOP FIRENZE

Onde evitare equivoci di “molteplici notizie divulgate ad arte…. , vorremmo precisare:

NOI ABBIAMO UNA SOLA FACCIA

SIAMO COERENTI CON LE COSE CHE FACCIAMO

SIAMO STATI FINO AD OGGI RESPONSABILI DI UNA CONDUZIONE UNITARIA, CHE ADESSO VIENE MENO DA PARTE DELLA UILTUCS.

Ormai sono passati più di due anni dall’inizio del confronto con Unicoop Firenze per il rinnovo dell’integrativo e in questi ultimi mesi (giugno luglio) gli incontri con la Direzione Unicoop Firenze, le segreterie regionali, Esecutivo e Coordinamento (insomma unitariamente) ci ha portato ad affrontare molti temi e con l’ultimo incontro del 6 luglio 2011 abbiamo ritenuto che molti di quei punti fossero condivisi. E’ vero, non vi è niente di scritto, come e vero che non si è concluso il confronto, ricordiamo però, solo per diritto di cronaca che dovevamo dare delle risposte in tempi rapidi dopo l’ultimo incontro.

E ORA ADDIRITTURA si vuole aspettare il rinnovo del Contratto nazionale prima di riprendere il confronto con Unicoop Firenze. (sperando magari che qualcun altro ci risolva il problema??)

NOI INVECE auspichiamo quanto prima la riapertura del tavolo per una conclusione positiva dell’integrativo.

INFINE,

chiedere a noi della Filcams CGIL “ un impegno chiaro sul mantenimento dei diritti”, noi questo l’abbiamo già dimostrato non firmando il CCNL del Terziario, dove gli altri, in barba al pensiero delle lavoratrici e dei lavoratori, hanno ridotto diritti economici sulla malattia, sulla maturazione dei permessi retribuiti, sulla possibilità di deroghe al contratto nazionale e la possibilità di instaurare rapporti di lavoro individuali

NOI lo stiamo dimostrando anche al tavolo nazionale per il rinnovo del contratto della Cooperazione cercando di non determinare anche li quei danni che sono venuti su altri contratti. Quindi, sia ben chiaro che, non accettiamo lezioni di coerenza da nessuno.

La FILCAMS, insieme a Fisascat e Uiltucs se ci staranno, nei prossimi giorni inizierà una grande campagna di assemblee, per informare e ascoltare le lavoratrici e i lavoratori, sullo stato dell’arte della trattativa.

Questa, noi crediamo, sia la migliore risposta a “notizie divulgate ad arte”.

Esecutivo Filcams Unicoop Firenze Filcams Cgil Toscana

sabato 8 ottobre 2011


Il comunicato Uil riapre la polemica con Cgil sul Contratto Integrativo in Unicoop Firenze e ribadisce la priorità del CCNL che va chiuso per primo



Dopo molti mesi di incontri per il rinnovo dell'Integrativo Aziendale Unicoop Firenze, sembra che siamo arrivati ad un deciso stop.

A dichiararlo un comunicato della Uiltucs di questi giorni (di seguito dopo il nostro commento) che sembra parlare chiaro: niente integrativo se non si giunge prima ad una firma del CCNL della cooperazione! E si va anche oltre: si nega perentoriamente l'esistenza di fantomatici «intendimenti» verbali e/o scritti tra le Organizzazioni Sindacali Regionali e la Dirigenza di Unicoop, propedeutici ad una rapida conclusione delle trattative.

Di questi intendimenti avevamo sentito parlare un po' tutti (anche noi del blog) in più di un corridoio. Parrebbero riguardare perlomeno un nuovo meccanismo per il calcolo del Premio Variabile, un qualche strumento di salvataggio dei piccoli e meno piccoli punti vendita in difficoltà (NewCo o altra soluzione) e in particolare la modifica, alla meno s'intende, del divisore orario (Art. 172 CCNL, pag. 145) elemento assai importante ai fini retributivi.

In occasione dello sciopero nazionale indetto dalla Filcams-Cgil per lo stato di mancato rinnovo del CCNL Coop, ci fu un risultato di adesione nel territorio toscano e fiorentino in particolare non certo gratificante.

In molti lo attribuirono proprio alla volontà, da parte della Filcams fiorentina, di non compromettere le trattative per l'integrativo che parevano volgere ad una conclusione (allora gli «intendimenti» c'erano? nota blog), perciò non era circolata una giusta e corretta informazione che stimolasse a partecipare allo sciopero.

Successivamente la stessa Filcams provinciale, a firma della Segretaria Barbara Orlandi, fu costretta ad una seppur blanda autocritica che però non gettò nessuna nuova luce chiarificatrice sulla vicenda.

Insomma, sembra che adesso i pezzi sulle scacchiere dei tavoli di contrattazione si siano fermati in una posizione di stallo.

Prossimo appuntamento il 10 Ottobre a Roma per la ripresa delle trattative del CCNL.

Non resta che sperare che prevalga il senso di responsabilità rispetto agli argomenti trattati e non quello della polemica politico-sindacale tra sigle, che altrimenti rischia di agevolare un ennesimo ribasso dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori. ****************************************************************************

COMUNICATO SINDACALE UILTUCS-UIL

A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DI UNICOOP FIRENZE


Viste le molteplici notizie divulgate ad arte sulla presunta intesa tra le tre Organizzazioni Sindacali ed Unicoop Firenze in merito al rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, desideriamo precisare con estrema chiarezza la nostra posizione:

La UILTuCS e ci auguriamo anche le altre organizzazioni sindacali, in merito al Contratto Integrativo di Unicoop Firenze, NON HA nessuna intesa e/o affidamento, verbale e/o scritto;

Per la UILTuCS è prioritaria la conclusione del CCNL della Cooperazione, dopodiché si procederà, senza attuali strumentalizzazioni e/o pressioni di parte, al rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale;

La UILTuCS, CHIEDE ALLE ALTRE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI SOTTOSCRIVERE UN IMPEGNO CHIARO SUL MANTENIMENTO DEGLI ATTUALI DIRITTI DEI LAVORATORI E SUL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELLA VITA DEGLI STESSI.

UILTuCS Toscana
Il Segretario Generale
Pietro Baio


Il Segretario Responsabile

Ernesto Lombardo
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Fonte: Lavoratori-Unicoop

pubblicato da: Luca

domenica 4 settembre 2011

[Manovra] Contratti, passa la deroga al'articolo 18

Con l'intesa aziendale si potrà licenziare.
Le intese sottoscritte a livello aziendale o territoriale possono derogare ai contratti ed alle leggi nazionali sul lavoro, incluso lo Statuto dei lavoratori, ed alle relative norme, comprese quelle sui licenziamenti. Tradotto in termini volgari, anche le aziende con più di 15 dipendenti potranno ricorrere ai licenziamenti senza giusta causa se questo potere sarà dato loro da un'intesa con i sindacati maggioritari in azienda.

La "rivoluzione" è contenuta nell'emendamento di maggioranza all'articolo 8 della Manovra approvato oggi dalla Commissione bilancio del Senato ed ha immediatamente scatenato le proteste della Cgil e del Pd. Secondo Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, la modifica dell'articolo 8 dimostra le intenzioni del governo di "cancellare la Costituzione".

Segreteria CGIL Firenze

giovedì 11 agosto 2011

Crisi. Estate 2011 o Francia del XVIII secolo?

La rovente estate economico finanziaria che sta bruciando non solo le borse, ma soprattutto i sovrani stati nazionali, sembra descritta con impressionanti similitudini nel sito di WIkipedia alla voce "Rivoluzione Francese".

http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_francese

"Il terzo stato costituiva il 98% della popolazione ed era la classe maggiormente tassata, in quanto la tradizione monarchica francese prevedeva dei consistenti privilegi per la nobiltà e il clero. I raccolti andati a male, le carestie ed il clima avverso portarono in quegli anni ad una forte inflazione, mentre le tasse elevate non bastavano allo Stato per arricchirsi a sufficienza. Il prezzo del pane aumentò a dismisura, costringendo la gente comune alla miseria. La situazione economica era aggravata anche dagli sprechi e dai costi delle guerre fin qui sostenute.

La necessità di risolvere la gravissima crisi in cui la Francia era precipitata non trovò soluzione nell'operato dei successori di Luigi XIV (Luigi XV e Luigi XVI). Eguale fallimento ebbero i tentativi di riforma al sistema giudiziario e fiscale. All'inizio del secolo la principale imposta diretta, la taglia, pesava soltanto sui non privilegiati. Per aumentare le entrate fiscali Luigi XVI impose tasse ad ogni ceto sociale, ma nobiltà e clero ne risentirono solo in minima parte. Le nuove imposte (tra cui la capitazione e il ventesimo) continuarono a gravare solamente sul terzo stato e non furono quindi in grado di contrastare il deficit del Paese, facendo aumentare il debito pubblico per tutto il XVIII secolo. L'avversione dei cittadini francesi nei confronti della monarchia aumentò grazie anche alla presenza impopolare di Maria Antonietta (moglie di Luigi XVI) che, troppo legata alla sua patria austriaca, veniva chiamata con disprezzo dal popolo francese l'Autrichienne (Austriaca).

(...)

Questa situazione era malvista dai contadini, i quali reclamavano l'abolizione dei diritti feudali per risollevare la loro situazione sociale ormai misera.

(...)

Un dato che scandalizzò fortemente l'opinione pubblica fu la spesa personale sostenuta dalla corte in un periodo, per la quasi totalità della popolazione francese, di fame e miseria: 38 milioni tra feste e pensioni per i cortigiani. Charles Alexandre de Calonne, nominato Ministro delle Finanze il 3 novembre 1783, intraprese una politica di spese consistenti volta a convincere i potenziali creditori che la Francia godeva di un'ottima solidità finanziaria. Nel breve termine sperava in una dimostrazione di supporto da parte dell'Assemblea dei Notabili, che avrebbe permesso di ottenere dei prestiti con cui far fronte alle spese. In seguito, con uno studio dettagliato della situazione finanziaria, si rese conto che la sua politica economica non era sostenibile e indicò il bisogno di fare delle importanti riforme."

Impressionante vero?

Spaventa vedere quanto le cause che portarono alla Rivoluzione Francese siano maledettamente attuali.

La casa sta bruciando, ma è Ferragosto, i "pompieri" li chiameranno poi!

Buona fortuna

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